Quando si inizia a scrivere un blog, sono tante le domande a cui bisogna dare una risposta. E la prima - forse la più densa di significato - è “perchè”. Perchè qualcuno oggi inizia scrivere un blog? Non nascondo che questo non è il mio primo tentativo di dare vita ad un blog. L’ho già fatto un paio di volte (a mia memoria, ma se qualcuno ricorda qualche volta in più me lo faccia sapere) con diversi scopi. La prima volta come viaggiatore, la seconda come critico. Nessuno dei miei progetti ha funzionato. Non per colpa dei lettori che in qualche modo manifestavano la lor - seppur sporadica! - presenza. Forse i blog sono ancora lì, abbandonati, alla deriva della navigazione internet. Ma sono falliti per colpa mia, per colpa della mia difficoltà nell’instaurare questo tipo di dialogo con il pubblico.

In questo caso, però, sento che il progetto Essere/Avere è diverso. In primis nasce da un’esigenza diversa, da uno scopo differente. Non ’ tanto il raptus di un momento o il segnalibro di una pagina della mia vita. Non è il tentativo di proporsi come “Magazine”di settore. Questo website nasce come il tentativo di descrivere me stesso, il mondo che mi circonda. E ciò che ha sempre vissuto intorno a me è stata l’arte, fin da quando, da bambino giravo con la macchina da scrivere di mio padre per dare vita al mio primo romanzo (dopo sette pagine chiesi a mia madre se i dialoghi nei romanzi erano obbligatori!). La mia vena artistica, succssivamente approdò in diversi luoghi: da giovane come musicista senza troppa attitudine, da studente e debuttante come regista teatrale, ultimamente come fotografo ed digital artist (foto e video).

A questa vena artistica, nel frattempo, con l’avanzare degli anni e delle responsabilità, si è aggiunta la spinta economica. Come fare a vivere della propria arte? Sogno di tanti, realtà di pochi. Il marketing artistico è una giungla inesplorata e selvaggia, priva di direzioni e insegne. Mi sono avventurato in questa selva di articoli, teorie, webisites, libri. E voglio condividere questo percorso con tutti ciò che lo vorranno.

Il progetto Essere/Avere vuole riassumere tutto ciò. Perchè arte ed economia vivono oggi sullo stesso sentiero tracciato secoli fa dal mecenatismo. Non esiste arte se non esistono artisti. E non esistono artisti se non esiste un mercato dell’arte: appassionati che si manifestano sotto le spoglie di pubblico, di lettori, di collezionisti, o di consumatori occasionali.  Il progetto Essere/Avere vuole parlare di arte e di critica ma anche di marketing e piattaforme web. Perché la distanza tra tutti questi punti, si è fatta davvero esile e sfocata.

Stefano Magliole

Eccoci alla seconda parte dell’editoriale. Una volta spiegato perche’ apriamo questo blog e di cosa vogliamo occuparci, sembra doveroso dare delle linee guida riguardo al nome di questo sito. Essere/Avere e’ una dialettica che richiama facilmente alla memoria uno dei classici del ventesimo secolo: Avere o essere di Erich Fromm. Fromm, come egli stesso spiega nel video che e’ pubblicato nel sito, partiva da un’analisi marxista della societa’ in cui il possedimento era visto in contrasto all’essenza. Frutto di un capitalismo nascente e sempre piu’ invasivo.

Oggi, dopo fiumi di inchiostro, conversazioni filosfiche e movimenti studenteschi/operai, parlare di avere o essere non ha piu’ lo stesso sapore. Ma, ugualmente, la dialettica segna uno spartiacque tra due differenti modi di vivere la vita. Fromm condannava l‘“avere” alla luce di un mondo differente, anacronistico.

Dal punto di vista artistico, la linea di demarcazione tra avere ed essere si traccia nelle infinite relaizoni tra arte ed economia, esattamente il punto intorno a cui ruota questo blog. Ed il primo punto, il piu' diretto, e' rappresentato dal mercato dell'arte: avere arte, essere artisti… e’ possibile scindere tra questi due fattori? Quanto dell’artista c’e’ in un collezionista e quanto viceversa?

Sono queste le domande a cui proveremo a rispondere durante il nostro percorso. Un cammino che vuole provare ad analizzare diversi spunti artistici, correnti, riflessioni… perche’ nel corso della storia il rapporto tra arte ed economia e’ sempre stato fortevemente biunivoco.

Buona lettura a tutti.

Stefano Magliole