La banca dell'antimateria
Il prossimo 12 novembre, alle 17:30 ora della costa ovest degli Stati Uniti, la galleria Modernismdi San Francisco dara’ vita ad un evento particolare. Un evento in cui arte, scienza ed economia verranno legate insieme in una singolare iniziativa. Al centro della quale spicca il nome di Jonathan Keats.


Keats e’ un artista di 38 anni nato a New York ma residente a San Francisco. Un conceptual artist, come lo definisce la critica, con un curriculum decisamente interessante. Basti citare l’evento del 2006 quando, sempre alla galleria Modernism, ha iniziato un business immobiliare legato alla teoria delle stringhe: acquirenti e venditori si scambiavano immobili costruiti su tutte le dimensioni teorizzate dai fisici.

Cio’ che Keats si appresta a fare oggi non e’ molto distante da quell’occasione. “La prima banca dell’antimateria”, che apre appunto il prossimo 12 novembre, parte da una riflessione sull’economia contemporanea:

“Economic equilibrium is upset by our unbalanced pursuit of material wealth. My plan is to offset materialism with modern science, by exploiting the economic potential of antimatter, which is the physical opposite of anything made with atoms, from luxury condos to private jets.”

Elemento fondante di ogni economia e’ il denaro, e Keats partira’ esattamente da quel punto. Ma invece di dollari ed euro, avremo i positroni: monete da 10mila o un milione di positroni che verranno scambiate per banconote (questa volta reali!) da dieci o mille dollari. E la vera opera d’arte (per cui i collezionisti si apprestano a pagare), sono proprio queste banconote di cotone pitturato, materiale povero a sufficienza, a detta dell’autore, per sopravvivere al collasso economico che si prospetta nel nostro futuro.
Ma come fare a creare antimateria se questa si distrugge al contatto con la materia?

“Positrons will be continuously produced on location by decay of the radioactive isotope potassium-40”


Una curiosita’, piu’ che una provocazione, doppiamente interessante, sia dal punto di vista economico che da quello scientifico. In fin dei conti e’ la storia di come le barriere tra discipline si siano ormai del tutto annullate. Come la materia a contatto con l’antimateria.
11/11/2009 03:05:32 am

Molto interessante e stimolante.

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